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Regolamento sui servizi digitali: designato dalla Commissione il primo gruppo di piattaforme e motori di ricerca online

La Commissione ha adottato le prime decisioni di designazione a norma del regolamento sui servizi digitali, che riguardano 17 piattaforme online e 2 motori di ricerca online con almeno 45 milioni di utenti attivi al mese.

Le società designate hanno ora 4 mesi di tempo per conformarsi a tutti i nuovi obblighi stabiliti dal regolamento sui servizi digitali. Tali obblighi mirano a conferire autonomia e responsabilità e a proteggere gli utenti online, compresi i minori, imponendo ai servizi designati di valutare e attenuare i propri rischi sistemici e di predisporre solidi strumenti di moderazione dei contenuti.

Le piattaforme dovranno individuare, analizzare e attenuare un'ampia gamma di rischi sistemici, dal modo in cui i contenuti illegali e la disinformazione possono essere amplificati attraverso i loro servizi fino all'impatto sulla libertà di espressione e sulla libertà dei media. Analogamente, dovranno essere valutati e attenuati i rischi specifici relativi alla violenza di genere online e alla protezione online dei minori e della loro salute mentale.

L'osservanza del regolamento sui servizi digitali sarà garantita da un'architettura di vigilanza paneuropea. Sebbene l'autorità competente per la vigilanza delle piattaforme e dei motori di ricerca designati sia la Commissione, quest'ultima collaborerà strettamente con i coordinatori dei servizi digitali nel quadro di vigilanza istituito dal regolamento sui servizi digitali.

La Commissione ha inoltre pubblicato un invito a presentare contributi sulle disposizioni previste dal regolamento sui servizi digitali in relazione all'accesso dei ricercatori ai dati. I ricercatori abilitati avranno la possibilità di accedere ai dati di qualsiasi piattaforma o motore di ricerca online per condurre ricerche sui rischi sistemici nell'UE: potranno ad esempio analizzare le decisioni delle piattaforme in merito a ciò che gli utenti vedono e con cui interagiscono online, avendo accesso a dati precedentemente non divulgati. Alla luce dei riscontri ricevuti, la Commissione presenterà un atto delegato per definire un processo semplice, pratico e chiaro per l'accesso ai dati e che conterrà adeguate garanzie contro gli abusi. La consultazione si concluderà il 25 maggio 2023.

 

Fonte: https://ec.europa.eu/