A conferma del fattivo rapporto fra la Conferenza Italiana di Scienze della Comunicazione, che riunisce direttori, presidi e presidenti di strutture didattiche in Scienze della Comunicazione, e "Comunicazione Pubblica", in una recente riunione assembleare dei dirigenti le Facoltà è stata approvata all'unanimità una mozione di collaborazione più stretta sul profilo del professionista della comunicazione pubblica e sul lavoro già intrapreso dall'Associazione per il riconoscimento professionale contrattuale di chi fa comunicazione e "ne condivide, per quanto di competenza, i contenuti e si impegna a supportarne l'azione, mettendo a disposizione risultati di ricerca, esperienze formative, occasioni di confronto tra mondo professionale e accademico.
In particolare, auspica la definizione di una figura di comunicatore pubblico distinta dai profili della comunicazione politica e del giornalismo sui media che ne riconosca il ruolo di coordinamento complessivo, distinta dai profili del portavoce e dell'Ufficio stampa così come indicato nella Legge 150/2000, pur nella condivisione di tecniche della comunicazione con questi e altri professionisti della comunicazione in ambito pubblico e privato, e individui nella laurea magistrale della classe LM-59, o equipollenti nella legislazione precedente al D.M. 240/2004, il requisito di accesso".
Allegata: Mozione Conferenza Italiana di Scienze della Comunicazione
Patto fra "Compubblica" e Conferenza Italiana di Scienze della Comunicazione
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