Istat: i primi risultati del censimento 2011
A fine aprile l’Istat ha diffuso i primi dati relativi al quindicesimo censimento della popolazione e delle abitazioni. Si tratta di dati preliminari, suscettibili di modifiche, ma già disponibili online su I.Stat, il datawarehouse dell’Istat.
Il censimento ha registrato una popolazione di 59.464.644 residenti; il 46% vive al Nord, il 19% al Centro e il 35% al Sud e nelle Isole. Il 70% degli 8.092 comuni italiani ha una popolazione inferiore a 5 mila abitanti; in questi comuni dimora abitualmente il 17% della popolazione, mentre il 23% vive nei 45 comuni con più di 100 mila abitanti.
Dal confronto del dato preliminare del 2011 con quello definitivo del 2001 si registra una crescita della popolazione pari a 2.468.900 persone. Anche le famiglie residenti sono aumentate, da 21.810.676 a 24.512.012, ma sono più piccole, con un numero medio di componenti che passa da 2,6 nel 2001 a 2,4 nel 2011.
La popolazione straniera abitualmente dimorante in Italia è quasi triplicata. Un incremento proporzionale si rileva anche nell’incidenza degli stranieri sul totale della popolazione, che sale dal 2,34% al 6,34%, allineando la situazione italiana alla stima europea della popolazione straniera residente (6,4% nel 2009). Il forte aumento di cittadini stranieri contribuisce in maniera determinante all’incremento della popolazione totale, confermando la tendenziale staticità demografica della popolazione di cittadinanza italiana.
L’Istituto nazionale di statistica ha sottolineato il grande valore rappresentato dalla rete in questo rilevamento poiché il 33,4% dei questionari è stato compilato e inviato via Internet. A compilare il questionario sul web sono state in misura relativamente maggiore le famiglie che vivono nei comuni fino a 5 mila abitanti (37%) e al Sud (40%).